LE VOGLIE DELLA VEDOVA - 1° tempo - città Battipaglia - Pisa - Potenza Trasgressiva

LE VOGLIE DELLA VEDOVA - 1° tempo - città Battipaglia - Pisa - Potenza Trasgressiva

LE VOGLIE DELLA VEDOVA - 1° tempo - città Battipaglia - Pisa

La storia che racconto è pura realtà. Ovviamente cambierò i nomi per altrettante ovvie ragioni. Dopo aver superato con una cospiqua mazzetta le selezioni per l'accesso all'università Normale di Pisa (tutt' 'o munn' è paese), prima di trasferirmi dalla provincia di Salerno, ho cercato via internet un monolocale in affitto a costo accessibbile. Ci sta pure una borsa di studio della scuola e i miei stanno bene, ma non volevo approfittarne troppo. Tra le risposte, quella col prezzo più basso è stata quella di una certa Luisa, così le ho telefonato. Abitava nel quartiere di Porta a Pia, abbastanza vicino all'università, e voleva affittare una mansarda con da camera da letto, angolo cottura con frigo, e bagno di servizio con lavatrice. L'entrata non era indipendente, però il prezzo era davvero buono perciò ho accettato e, mentre andavo a Pisa per iscrivermi e svolgere delle commissioni, sono stato a trovarla per firmare il contratto e vedere il luogo di persona.
Quando m'ha aperto e abbiamo parlato, sono rimasto molto colpito dalla sua età e dal suo aspetto. Era più vecchia di quanto mi aspettasse, teneva già 75 anni, elegante, di corporatura media, con un viso rugoso ma carino e uno sguardo particolarmente sexi e malizioso. Le labbra colorate di rossetto e la dentiera bianca smagliante facevano capire a qualunque maschio che "nunn' avev' appesa 'a fess' al chiodo!". Vedova da qualche anno, provava per la prima volta ad affittare la mansarda perchè il figlio unico s'era sposato con un inglese conosciuta proprio all'università e s'era trasferito a Manchester. La pensione non bastava, e allora... Comunque, visto che "tutto 'o munn' è paese", non ha voluto firmare nessun contratto e, forte del prezzo basso, ha preteso di fare l'accordo a nero e ha voluto pure una sostanziosa caparra.
Un mese dopo, ad agosto, ho lasciato Battipaglia per Pisa. Fin dall'inizio, il fatto di avere l'entrata in comune, ha causato qualche imbarazzo. Il giorno stesso del mio arrivo, m'ha chiesto se avevo bisogno di far spesa e m'ha accompagnato in macchina al centro commerciale più vicino. Abbiamo pranzato al Mec Donalds e, sotto il tavolino, ha "involontariamente" strofinato diverse volte le sue gambe contro le mie.
La sera appresso (in piena estate, in mansarda 32 gradi che il piccolo condizionatore non riusciva a diminuire), mentre uscivo la doccia è salita in mansarda e m'ha chiesto se volevo cenare da lei per risparmiare la fatica di spadellare e lavare i piatti. M'ha colto di sorpresa, ero nudo e, per un attimo, ho notato che i suoi occhi hanno fotografato il mio pesce. Poi ho messo l'accappatoio. Anche lei era in accappatoio e non teneva niente sotto... come ho capito dopo.
Scesa la scala, l'ho aiutata ad apparecchiare e, scorgendo zizze cadenti e cosce mature, data l'astinenza (già tre giorni senza la mia gualgliona) 'o pesc' è diventato automaticamente duro e spingeva dietro. Luisa lo ha subito notato, m'ha abbracciato e me l'ha massaggiato, poi s'è chinata ed ha baciato "tutt'e cose".

CONTINUA

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